Ciao Anna, Aurora e tutti gli amici di Chivasso.
È con le lacrime agli occhi e il cuore spezzato che vi comincio che venerdì scorso il mio Pablo se ne è andato.
Mi sono accorta che qualcosa non andava il giovedì, e una settimana si è aggravato e ha deciso di lasciarsi andare.
A nulla sono valse le mie cure, il mio affetto e le mie lacrime.
Adesso manca immensamente, eravamo noi due, io e lui, sempre insieme; abbiamo condiviso tutto, ogni giorno, ogni momento; mi sento sola e persa; ha lasciato un vuoto difficile da colmare, ma sono orgogliosa e fiera di quello che è stato.
Pablo era Pablo, quello che andava d’accordo con tutti cani, gatti, bimbi, adulti; che non si tirava mai indietro; che non aveva paura di nulla; sempre pronto a starti accanto e a difenderti; quello a cui bastava uno sguardo o un gesto e ti capiva; quello che se vedeva la pizza non capiva più nulla; quello con cui condividere gli OraSaiwa della colazione; quello che ti aspettava al cancello per giorni quando andavi via per lavoro; quello che con una pallina da tennis lo facevi il più felice del mondo… questo e tanto altro era Pablo, il mio Pablo!
Quando mi chiedevano di che razza fosse questo bel cagnone, orgogliosamente dicevo che arrivava dal canile di Chivasso.
E ripensando a quel sabato di tanti anni fa, credo di aver dato una possibilità a un grande Cane, e negli anni quella possibilità mi ha ripagato con tante e immesse soddisfazioni.
Abbiamo fatto tanti viaggi insieme, ma questa volta è partito da solo.
Al mio Pablo non piaceva vedermi triste o piangere, quindi ora vi saluto tutti con grande affetto.
Un abbraccio grande. Fulvia.